Bari, Matera, Lecce
5-8 febbraio 2026
Sedi congressuali:
Politecnico di Bari
Università della Basilicata
CNR di Lecce
Date importanti
26 marzo 2025
Avvio call e proposte di sessioni
15 giugno 2025
Termine invio abstract e proposte di sessioni
10 luglio 2025
Notifica accettazione abstract e sessioni
1 ottobre 2025
Termine invio full paper per blind review
15 ottobre 2025
Notifica accettazione full paper con review
15 novembre 2025
Termine invio paper finale per inoltro all’editore
L’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale – AIPAI promuove i Terzi Stati Generali del Patrimonio Industriale. Dopo Venezia, Padova, Piazzola sul Brenta e Roma, Tivoli, gli Stati si riuniranno a Bari, Matera e Lecce seguendo un ideale percorso circolare tra le molteplici realtà patrimoniali della produzione e del lavoro che interessano il Nord, il Centro e il Sud della penisola. Per tracciare un bilancio ed elaborare strategie e visioni per il futuro prossimo è fondamentale porre le condizioni più fertili per favorire il confronto tra gli addetti ai lavori e le comunità, nonché l’incontro tra i diversi ambiti operativi, di ricerca e istituzionali coinvolti.
Il Patrimonio Industriale è costituito da quanto riconosciamo come rilevante del passato prossimo della civiltà del lavoro; è la risposta a quesiti che non appartengono solo agli studiosi, ma che nascono innanzitutto dalle comunità e dalle imprese, per capire sé stessi e contribuire ad essere pronti per le sfide culturali, economico-sociali e ambientali del presente e degli anni a venire. Il riconoscimento, quindi, è il frutto di processi articolati che occupano un posto importante nelle dinamiche evolutive delle città e dei paesaggi industriali e post-industriali. È perciò strategico incontrarsi periodicamente per individuare ed esplorare i valori propri dell’eredità industriale, materiale e intangibile, secondo gli approcci messi a punto in più di settant’anni, dal mondo dell’archeologia industriale.
Il congresso è articolato in dieci aree tematiche per le quali è possibile proporre:
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- Singoli contributi
- Una o più sessioni tematiche, composte da massimo 4 contributi originali
- Singoli contributi e partecipazione alla doctoral school
I singoli contributi e le sessioni possono essere presentati per una o più aree tematiche. Le specificità sono molte e interessano, da un lato, gli oggetti e gli organismi, come le macchine utensili, i motori, le fabbriche, le architetture industriali, l’edilizia aziendale, le infrastrutture urbane, regionali e superiori; dall’altro i documenti, il mondo figurativo, i prodotti, la comunicazione e le testimonianze, materiali e immateriali, che permettono la narrazione della memoria e della cultura del lavoro.
L’attenzione va parimenti rivolta alla conoscenza, ai principi e alle azioni legate alla gestione, all’uso o alla nuova vita della fabbrica, delle architetture e delle aree industriali; alla partecipazione delle comunità; alle necessità della fruizione, della musealizzazione, del turismo industriale; agli strumenti per il progetto e il restauro. Sono oggetto di particolare attenzione le pratiche di ricerca e divulgazione associative, lo sviluppo e all’affermazione degli strumenti digitale, la fruizione del patrimonio e del lost heritage attraverso AR/VR e le automazioni dei processi conseguibili grazie all’AI.
Aree tematiche
- Macchine, brevetti e cicli produttivi storici del patrimonio industriale
a cura di Renato Covino, Antonio Monte, Laura Severi - Città e paesaggi dell’industria e del lavoro
a cura di David Celetti, Giovanni Luigi Fontana, Massimo Preite, Silvia Tardella - Infrastrutture territoriali e urbane
a cura di Massimo Bottini, Franco Mancuso, Stefania Mornati, Palmina Trabocchi - Progetto e costruzione per l’industria
a cura di Edoardo Currà, Ilaria Giannetti, Antonella Guida, Cesira Paolini, Martina Russo, Augusto Vitale - Storia, cultura e memoria dell’industria e del lavoro: ricerche, archivi, musei e pratiche di valorizzazione
a cura di Marco Bertilorenzi, David Celetti, Amedeo Lepore, Carolina Lussana, Massimo Negri, Roberto Lorenzetti, Luca Zan - Digitalizzazione e AI del patrimonio industriale: conoscenza, progetto, gestione e fruizione
a cura di Elena Cantatore, Cassia De Lian Cui, Edoardo Currà, Mariella De Fino, Fabio Fatiguso, Silvana Bruno - Restauro e conservazione del patrimonio industriale
a cura di Marina Docci, Claudio Menichelli, Cristina Natoli, Rita Vecchiattini, Graziella Bernardo, Alessandro Mattioli - Riuso e pratiche di rigenerazione urbana e ambientale
a cura di Sara De Maestri, Antonella Guida, Rossella Maspoli, Cristina Natoli, Vito Domenico Porcari, Marina Pugnaletto, Manuel Ramello - Turismo industriale, percorsi culturali, esperienze di fruizione
a cura di Francesco Antoniol, Massimo Bottini, Maria Elena Castore, Rossella Maspoli, Massimo Preite, Giorgio Ravasio - Immagine, cinematografia, media digitali e comunicazione dell’industria
a cura di Luca Borghin, Renè Capovin, Palmina Trabocchi, Fabrizio Trisoglio
Promosso e organizzato da:

In collaborazione con:
